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Non chiamatelo burro di arachidi ma spremuta di arachidi.
La parola burro nasce dal fatto che in america, dove questo termine è nato (peanut butter), si produceva e si produce ancora utilizzando degli olii idrogenati che uniti ad una lavorazione molto fine ne conferiscono un aspetto e consistenza burrosa. Inoltre, i grassi idrogenati, fanno si che la separazione tra le fibre e gli olii avvenga molto difficilmente.

 

L’olio sulla superficie

Ti sarà capitato di vedere nei barattoli di burro di arachidi uno strato di olio. Questo avviene quando nel prodotto non ci sono grassi idrogenati, olii aggiunti e quando il prodotto è fermo da tempo. Infatti dopo circa 30 giorni si inizia a vedere la separazione. Più è vecchio e sta fermo e più alto sarà lo strato.

Questo fenomeno in Natpower non lo vedi perchè usiamo solo arachidi italiane e la lavorazione viene fatta on demand in modo che l’olio non ha tempo sufficiente per separarsi dalle fibre. Avverrà in seguito se starà fermo per più di 20 giorni. Per questo motivo, prima di consumarlo, è meglio mescolarlo un pochino quando vedi la formazione dello strato di olio di separazione.

La spremitura

Il metodo di lavorazione che utilizziamo esalta le qualità nutrizionali delle arachidi evitando di alzare la temperatura e degradare le proteine.

Nemmeno se lo facessi tu sarebbe così puro.

Esattamente, non devi stupirti e ti spiego il perchè:
Quando prendi le arachidi (e se sono da supermercato hanno subito lunghi tragitti per arrivare li e il più delle volte lo senti perchè alcune sono leggermente rancide) e poi le metti nel frullatore devi aggiungere dell’olio per amalgamare la pasta che si forma e le lame surriscaldano enormemente il composto.

Quindi puoi stare certo che in Natpower trovi arachidi di altissima qualità e una lavorazione che non elimina nutrienti ed in più viene eseguita on-demand, su richiesta nel momento dell’ordine o pochissimi giorni prima.

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